La stufa a kerosene è una delle opzioni di riscaldamento più scelte in assoluto. Per molti anni, questa stufa è stata la prima scelta nelle case degli italiani, per poi vedere un leggero calo perché diventata, ai tempi, “obsoleta” rispetto ad altre soluzioni.
Negli ultimi anni però, le nuove tecnologie hanno permesso di modernizzare questa stufa rendendola perfetta per il riscaldamento omogeneo di piccoli e grandi ambienti.
Grazie al sistema di automatizzazione, il semplice accesso alla camera di combustione, e il ventilatore, la stufa a kerosene riesce ad avere un’ottima circolazione forzata dell’aria calda, in modo da aumentare così, la resa termica e economizzare il processo di combustibile.
Ma come funziona questo sistema e quali benefici offre? Vediamo insieme cos’è e come funziona la stufa al kerosene e perché dovresti prenderla in considerazione.
Contenuti:
Tutto ciò che devi sapere sulle stufe al kerosene
In questa guida ti illustreremo tutti i dettagli e le cose più importanti da sapere se vuoi acquistare una stufa al kerosene.
Scopriamo cos’è esattamente, come funziona e i vantaggi nell’acquistare questo elettrodomestico per il riscaldamento.
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Cos’è una stufa al kerosene
Come prima cosa, spiegheremo di preciso cos’è esattamente una stufa al kerosene.
Una stufa al kerosene non è nulla di diverso dalle altre stufe, ma è alimentata dal kerosene, una miscela liquida infiammabile che viene appunto utilizzata principalmente come combustibile (o come solvente).
Come funziona una stufa al kerosene
Come abbiamo detto nel precedente paragrafo, una stufa al kerosene funziona grazie alla combustione del combustibile liquido da cui la stufa prende il nome.
Questo liquido viene inserito nel bruciatore, fino a raggiungere i 1.200 °C. Il bruciatore è stato ideato e costruito per riuscire a ossigenare e distribuire le fiamme nel modo corretto. Il funzionamento di una stufa a kerosene non è troppo diverso da una lampada a kerosene, se non nelle dimensioni notevolmente più grandi.
Anche nella stufa è presente lo stoppino che assorbe il combustibile dal serbatoio e, quando lo si accende, questo brucerà producendo gas che riscalda l’aria.
Per riuscire a controllare la fiamma, occorrerà regolare l’altezza dello stoppino, alzandolo o abbassandolo. Lo stoppino (in fibra di vetro o di cotone) infatti, è esposto all’ossigeno presente nel bruciatore. Per spegnere la stufa, occorrerà solamente ritrarre completamente lo stoppino e si spegnerà la fiamma
Le stufe non sono dotate e non hanno bisogno di canna fumaria, tuttavia, è fortemente consigliato di fare arieggiare gli ambienti ogni 3 ore. Questo per fare un cambio di aria che è diventata carente di ossigeno e ricca del monossido di carbonio, che ricordiamo essere nocivo.
Come ti spiegavamo, con le moderne tecnologie, questi impianti per il riscaldamento sono diventati estremamente sofisticati.
I modelli più recenti degli impianti di riscaldamento al kerosene sono dotati di un sistema di circolazione forzata dell’aria calda, un sistema che ottimizza il riscaldamento dell’ambiente.
Alcuni modelli, addirittura, presentando un doppio stadio di combustione per ridurre al minimo l’emissione gas nocivi.
Le stufe a kerosene fanno male?
Una delle domande più comuni quando si parla di stufe a kerosene riguarda la sua pericolosità. Ebbene, possiamo dire che le moderne tecnologie hanno reso questa tipologia di stufa estremamente sicura.
Le stufe attuali dividono la combustione in due stadi. Nel primo stadio i gas caldi si trasformano fino ad arrivare ad una temperatura di 1200°C nel secondo step. Così facendo non si generano prodotti di combustione nocivi. In ogni caso, le stufe di oggi hanno integrati una specie di “sensori” che misurano la quantità di CO2 nell’aria.
Le stufe a kerosene emanano cattivi odori?
Le stufe a kerosene puzzano? In realtà gli unici due momenti in cui puoi avvertire un leggero cattivo odore sono circoscritti alla fase di accensione e di spegnimento. Durante la combustione la stufa non emana cattivi odori.
Le stufe a kerosene richiedono la presenza di una canna fumaria?
No, non c’è nessuna canna fumaria associata a questa tipologia di stufe.
Perché scegliere le stufe al kerosene? I vantaggi
Le stufe a kerosene odierne sono ideate con dei sensori appositi che percepiscono quando l’aria supera determinati livelli di CO2 e minor ossigeno. Quando si verifica questo fatto, la combustione viene bloccata in automatico, garantendo pertanto un riscaldamento sicuro.
La stufa a kerosene è adatta ad ogni tipo di abitazione. Davvero in qualsiasi tipologia: se nella tua casa non puoi permetterti l’installazione di un dispositivo di riscaldamento con la canna fumaria, non devi temere. Questa stufa infatti, non ha bisogno della canna fumaria, ed è dotata di accensione elettrica.
Vediamo ora di riassumere i vantaggi dell’avere una stufa al kerosene:
- Nei modelli più moderni sono presenti dei sensori che bloccano la combustione così da rendere innocua la stufa
- Perfetta per il riscaldamento di grandi e piccoli spazi
- Economicità del kerosene
Quanto consuma una stufa a kerosene?
Parlando dei consumi di una stufa a kerosene, possiamo dire in generale che questi siano più bassi di quelli di una stufa elettrica, ma più alti del comune riscaldamento a gas. Considerando una comune stufa a kerosene con potenza 3kW, il consumo si attesta sugli 0,3 litri/ora.
Il kerosene viene venduto generalmente in taniche da più litri, con prezzi medi che oscillano dai 30 ai 40 euro per tanica da 10 litri.
Quanto costa una stufa a kerosene?
I prezzi della stufa a kerosene possono variare in base a diversi fattori, dalla marca produttrice alla tipologia di modello. In linea di massima, ci sono proposte per tutti i portafogli. Una buona stufa a kerosene può costare dai 150 ai 500 euro.
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